Lavoro e studio insieme? 5 consigli per mantenere un impiego durante l’università

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Lavorare e studiare al contempo è un binomio vincente o un disastro preannunciato? Durante il periodo dell’università fuorisede e non solo, decidono, soprattutto per esigenze di indipendenza, di investire qualche ora del loro tempo in lavori part time e full-time. I timori non mancano, e spesso ci si chiede se questa scelta possa precludere o meno l’andamento accademico del singolo studente.

Ma davvero è così difficile essere uno studente-lavoratore? Prima di fornire qualche consiglio in merito, è necessario premettere che questa condizione rappresenta, in una prospettiva post laurea, un di più che darà un valore aggiunto al vostro curriculum. Per quale motivo? Perché inserirsi nel mondo del lavoro vi consentirà di rapportarvi costantemente con persone adulte e di assumere determinate responsabilità in relazione al ruolo che andrete a svolgere. Indubbiamente, questa esperienza vi aiuterà ad ammortizzare i livelli di ansia durante gli esami.

In quanto, non si avrà più quella percezione del docente come figura mostruosa o traumatizzante dal momento che costantemente dovrete confrontarvi, in termini di responsabilità, con persone poste al di sopra di voi.

Ma non solo, sarà un’ottima palestra per imparare a gestire il vostro tempo, per migliorare il vostro rendimento, prima universitario e poi lavorativo. Insomma, se il binomio lavoro-studio è sempre stato visto come qualcosa di negativo, in realtà porta in sé numerosi vantaggi, prima di tutto la disciplina. Ma come imparare ad organizzare il proprio tempo e trarre la migliore esperienza possibile senza precludere i propri studi? Ecco alcuni consigli utili.

Stabilire le priorità

Innanzitutto va detto che, durante il percorso di studi, per rendere al meglio, non è possibile fare qualsiasi cosa che ci passa per la testa. La priorità assoluta è lo studio, e il lavoro deve essere solo un corollario a sostegno delle vostre finanze. Quindi, limita le perdite di tempo. Spesso gettiamo via un sacco di tempo senza rendercene conto. Basti pensare all’uso dei social: dieci minuti diventano spesso un’ora o a volte due; o pensiamo all’utilizzo delle piattaforme di streaming. Può risultare molto utile usare l’agenda. Questo non significa che non bisogna distrarsi, anzi è fondamentale, ma il tempo va investito con intelligenza.

Mettere a punto un buon metodo di studio

Può sembrare un consiglio scontato, in realtà avere un buon metodo di studio fa la differenza. Il tempo che si spende sui libri non deve scorrere invano per avere l’illusione di fare, ma deve essere tempo produttivo. Ad esempio, state frequentando una facoltà umanistica e lavorate la sera in un pub? Come studiare con metodo? Sicuramente un ottimo modo è l’attività di back and forth, ossia imparare il nuovo e ripetere il vecchio tutti i giorni, così pur procedendo col programma di giorno in giorno, riuscirete a sedimentare stabilmente lo studio dei giorni precedenti.

Lavorare come freelance

A differenza di qualche decennio fa, oggi lavorare come freelance non è così impossibile, ancor più in tempi di pandemia dove finalmente la digitalizzazione della quotidianità ha raggiunto i suoi massimi livelli. Quindi, cercate lavori che vi permettano di gestire al meglio la vostra agenda. Questo vi consentirà di poter diluire o meno il tempo dedicato allo studio, soprattutto in sessione d’esame. Certamente nella gestione del tempo tra lavoro e studio è agevolato chi frequenta un’università che alla tradizionale modalità di lezione in presenza unisce anche la possibilità di seguire tutti i corsi da remoto, attraverso la didattica a distanza. Le università telematiche, ad esempio l’ateneo Niccolò Cusano, la cui piattaforma, Unicusano.it, offre un’ampia offerta formativa in moltissimi settori, sono una valida opportunità per chi cerca il giusto equilibrio tra corsi e altre attività.

Lavorare in contesti non troppo lontani dal luogo della propria formazione

I luoghi della formazione sono ottimali anche per cercare lavoro, si ai numerosi dipartimenti delle facoltà. Può risultare utile chiedere o verificare se vi siano posizioni part-time aperte o borse di studio per lavorare nelle biblioteche. Lo studente non solo può immergersi completamente in uno specifico settore del proprio percorso di studi, ma avere anche l’opportunità di aggiornarsi costantemente su tutte le novità in corso, tra stage, incontri formativi, convegni, ecc. Quando saranno terminate tutte le attuali limitazioni alle attività in presenza in scuole e università, si tornerà a fare rete e a trovare contatti utili da vicino.

Non rinunciare ai momenti di relax

È vero, come detto, bisogna ridurre al minimo le distrazioni. Ma questo non preclude l’esigenza assoluta di rilassarsi. Lo studio non deve mai essere totalizzante, il rischio, infatti, è di crollare da un momento a un altro, abbassare il proprio rendimento. È quindi fondamentale, trovare momenti in cui dedicarsi a sé stessi, con una passeggiata, la visione di un film, riposando, o altre attività consentita in questo periodo. Solo una mente riposata è in grado di poter lavorare ai massimi livelli.

Per qualsiasi informazione o per assistenza tecnica, scrivici all’indirizzo [email protected].

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